Instagram: come avere un profilo perfetto

Instagram per la moda - come avere un profilo perfetto per vendere

Dopo aver capito che la totalità dei brand italiani del mondo Fashion utilizza Instagram in aggiunta al proprio sito web (e nella maggior parte dei casi anche della piattaforma e-commerce) è quindi venuto il momento di parlare un po’ più nel dettaglio e in maniera strategica dell’utilizzo di Instagram per quanto riguarda la gestione “organica” di questo canale (io la chiamo Social Media Management o Social Media Optimization, perché è la stessa tipologia di attività che si fa per la SEO con l’unica differenza del media e delle leve differenti per trarne vantaggio).

Anche per questa tematica ho deciso di calare tutti i miei assi più preziosi, regalandoti la giusta strategia da applicare su Instagram, l’elenco di attività essenziali da implementare sulla tua pagina e le opportunità che si celano dietro specifiche azioni che non stai ancora attivando o hai sottovalutato sin ora.

 

Senza ulteriori introduzioni tuffiamoci subito in questo argomento che parecchio di cui parlare.

Instagram e il suo obiettivo principale

Prima di entrare nel vivo di cosa andare a fare sulla pagina del tuo brand, è importante capire perchè risulti necessario eseguire specifiche azioni in relazione a quello che è definito come l’obiettivo primario di Instagram. Se non è chiaro il funzionamento e modello di business di questo social media sarà pressochè impossibile gestirlo al meglio e in maniera strategica nel lungo periodo.

Instagram, come tutti gli altri social, basa la sua strategia e business su un concetto fondamentale che devi tatuarti nella mente: il TEMPO. E’ il fattore chiave per Instagram e nessun altro KPI sarà più importante.

Cosa vuol dire Tempo? Vuole dire il mantenere attivi il più possibile gli utenti all’interno della piattaforma, traducendo il tempo speso in maggiori introiti pubblicitari dagli ads che popolano le varie aree di navigazione (principalmente il newsfeed).
Instagram non è la società no-profit del gruppo Facebook, ma segue un percorso di crescita analogo al “fratello maggiore” in termini di rapporto “organico/advertising” facendo affidamento su brand, personaggi pubblici o altri profili per mantenere incollati alle proprie pagine gli utenti e allo stesso tempo stimolarli nella maniera più personalizzata, attraverso l’uso di dati ed algoritmi, per aumentare il numero di clic e interazioni con i propri ads.

Questa è la realtà dei fatti.

Cosa deve fare un brand per “giocare” secondo le regole di Instagram? E’ piuttosto semplice ed intuitivo.
Deve mantenere il più possibile la sua base follower coinvolta dai post che vengono pubblicati, postare con una frequenza almeno quotidiana e continuare ad accrescere la propria fanbase per tenere sempre più persone in piattaforma.
Questo in estrema semplicità per arrivare al punto fondamentale.

Quindi su Instagram la mia strategia è di avere più followers e postare tantissimo?
No. Decisamente no.
Se hai letto qual è l’obiettivo unico per un brand nel fare marketing (e Instagram, anche senza spendere 1 euro è parte del “fare marketing”) allora sai già cosa ti sto per dire. Se non hai ancora letto la mia lezione sul Marketing allora ti suggerisco di leggere prima quell’articolo specifico (clicca qui) e poi tornare su questa pagina perché sarà più facile andare avanti nelle prossime righe se io e te ragioniamo allo stesso modo.

 

Ci sei ancora?

 

 

Allora proseguiamo.

Il tuo obiettivo principale su Instagram

Come appena detto, Instagram è un canale Marketing al pari di Newsletter, SEO, SEM (e chi più ne ha più ne metta).
Quindi essendo un canale MARKETING deve perseguire l’unico obiettivo possibile che il marketing deve soddisfare: GENERARE VENDITE AGGIUNTIVE.

Ma come niente Followers?
Niente Like4Like?
Ma nemmeno un Folllow4Follow?
No.

Non focalizzarti sul numero di followers o like ai tuoi post (non sono sinonimo della quantità di vendite che avrai). Esistono brand con 3.000 – 5.000 followers che realizzano più vendite rispetto a brand con centinaia di migliaia di followers.
Potenzialmente il tuo obiettivo è di avere un solo follower che acquista tutti i giorni rispetto a 1.000 che non fanno acquisti nemmeno se i prodotti glieli tiri dietro con la fionda.

Instagram è un canale di vendita aggiuntivo per il tuo brand, ovvero deve aggiungere fatturato a quello che già stai generando. Se, senza Instagram, fatturavi di più o a pari vuol dire che non stai facendo le cose giuste, che stai utilizzando il canale da utente normale o da influencer (che ha come obiettivo l’aumento massivo dei suoi followers per potersi vendere sul mercato a prezzi sempre più alti, quindi sempre con obiettivo di vendita ma con la differenza del vendere sé stesso anziché un prodotto).
E il fare business non coincide con “apriamo la paginetta su Instagram e speriamo di diventare virali”.
Il tuo tempo è ciò che di più prezioso possiedi, e devi usarlo in maniera strategica. Se non vuoi gestire in maniera corretta Instagram, non spendere nemmeno un minuto a postare, usa quel minuto per ottimizzare o implementare qualcosa di maggiormente redditizio, ne verrà a beneficiare il tuo fatturato e i tuoi margini interni.

Quindi smetto di usare Instagram per il mio brand?

Sfortunatamente anche volendo la risposta è NO.
Ormai Instagram è un canale “necessario” per un brand di moda. E’ necessario perchè è un canale altamente ispirazionale grazie ad un pubblico intercettato nel momento più ricettivo della giornata (svago e ricerca di qualcosa di nuovo). Ed è inoltre un canale che si basa totalmente su contenuti d’immagine (foto e video), permettendo ad un brand di lanciare per la prima volta prodotti specifici senza dover investire in pubblicità per renderli celebri alla massa e quindi poi ricercabili sui motori di ricerca per finalizzarli all’acquisto in maniera più semplice.
Non esistono molti altri canali con questo tipo di caratteristiche e quindi è lo strumento giusto per complementare il tuo marketing e potenziare i fatturati.

In sostanza è obbligatorio per te sapere esattamente come gestire al meglio la tua pagina Instagram, come renderla uno strumento di vendita e come integrarla con la tua strategia di Marketing ed E-Commerce.

“Eh, ma Instagram non vende”

Una delle tante bufale che si possono ascoltare è che Instagram (organico) non converta in vendite i propri followers.

Solitamente Instagram per la maggior parte dei brand impatta per meno del 1% delle revenues generate, ma ho gestito personalmente brand che hanno registrato un incidenza da questo canale dal 3% al 5% , ovvero un 3x o 5x rispetto alla media di settore, e ci sono molti brand che hanno Instagram tra i principali canali di vendita con tassi di incidenza ancora maggiori. E lo hanno fatto gestendo in maniera più che ottimale il canale e il funnel di trasformazione da Follower a Buyer.

Il Funnel di Vendita su Instagram

La differenza sta nel capire che il funnel di acquisto per Instagram è molto più lungo e tortuoso rispetto ad altri canali.

L’ho riassunto per te in questi step:

  • Scoperta: il tuo brand è qualcosa di nuovo per la maggior parte degli utenti della piattaforma che deve essere introdotto e presentato adeguatamente. Dovrai effettuare azioni di scelta dei tuoi migliori materiali e di amplificazione dei post in maniera ottimale per essere visto dal più alto numero di persone e con contenuti che possano generare interesse nello scoprire ulteriori informazioni e navigare su altri contenuti presenti.
  • Reciprocità: Anche se il tuo post è finito sui dispositivi di decine di migliaia di utenti non è detto che avrai intercettato le persone giuste per cliccare il pulsante Segui. Finire tra i post visti da un utente non è ancora un fattore determinante nel generare reciprocità dell’utente verso il tuo brand. Serve mantenere una comunicazione consistente ed omogenea, ed un’unicità che deve trasparire immediatamente per trasformare i giusti utenti in nuovi fan.
  • Following: non appena l’utente sarà “tuo” la tua presenza all’interno del suo newsfeed sarà costante. Il tuo compito è di costruire aspirazionalità verso i tuoi prodotti (indifferentemente dal pricing) per generare interazioni e spingere ogni giorno il tuo follower ad interessarsi in maniera attiva e non più passiva su ulteriori contenuti e iniziative.
  • Engagement: quando l’utente sarà diventato parte della tua famiglia e sarà attivo nel prendere azioni non dipendenti dal proprio newsfeed o dall’impulsività di un like, allora sarà pronto per uscire da Instagram ed entrare sul tuo negozio online
  • E-Commerce: una volta in ingresso nel tuo ecommerce, il funnel di acquisto “classico” del tuo brand dovresti conoscerlo meglio di me e quindi sapere dove potrebbe bloccarsi e dove invece trovare strada libera per finalizzare l’acquisto. Utilizza tutte le leve a tua disposizione per salvare quell’utente per attività di remarketing in e off site, iscriverlo al tuo database e offrire l’esperienza di acquisto più fluida per arrivare allo step finale nel minor tempo possibile.
  • Acquisto

Ovviamente è il disegno di un funnel “perfetto” che può durare da pochi minuti a mesi in maniera differente da utente a utente, ma serve a farti capire che prima di atterrare sull’ecommerce sono necessarie azioni preventive molto più complesse e di non breve durata.

E’ come seminare un campo ed attendere la stagione giusta per vedere i frutti. Se sono stati fatti tutti i procedimenti corretti per la preparazione alla semina, il nostro campo sarà verde e rigoglioso, al contrario, se abbiamo fatto tutto con un atteggiamento da principianti, magari qualche frutto lo vedremo ma non sarà decisamente il raccolto del secolo da raccontare a figli e nipoti.

E allora cosa devo fare per diventare un esperto della gestione di Profili Instagram?

Devi seguire queste semplici azioni per rimettere in bolla il tuo profilo ufficiale e migliorare da subito la percezione del tuo brand e iniziare con la famosa semina in attesa di un raccolto di cui poter beneficiare nel più breve tempo possibile.

Decidi un nome per il tuo profilo e non cambiarlo mai più

Durante le mie analisi di mercato dedicate al mondo di Instagram ho notato con una certa frequenza come tanti brand sul loro sito ufficiale al clic sull’icona di Instagram portassero su pagine non più esistenti che nel tempo hanno cambiato l’username del profilo (e quindi la URL).
Questo è un grande errore per diversi motivi:

  • Se un utente vuole passare dal tuo sito ad Instagram trovandosi una pagina di errore difficilmente si metterà a cercare il profilo corretto (per quanto il tuo brand possa essere interessante e seguito il tempo delle persone è molto più prezioso e la loro pazienza/voglia molto bassa). Penserà che il profilo non esiste più, abbasserà la percezione verso il tuo brand e terminerà la sua azione “sociale”.
  • Lato SEO Google dovrà ricominciare la fase di riassegnazione del profilo Instagram al tuo dominio, riportandolo ad un ranking più basso, perdendo di conseguenza tempo e spazio extra nelle ricerche che potrebbe essere “rubato” da un reseller o da un magazine che parla di te (in qualunque caso niente clic diretti sulle tue proprietà e quindi niente possibili vendite)
  • Sempre lato SEO, linkare a pagine non più esistenti non è un fattore positivo per i motori di ricerca che spendono risorse (i cosiddetti spider) per tenere ordinato il web.

Best practices suggerite:

  • Il naming corretto

1. Scegli la username con il nome del tuo brand senza caratteri speciali (se il mio brand si chiama Cinzio Lo Cippo allora mi chiamerò cinziolocippo).

2. Se è già utilizzato da altri, allora prova ad aggiungere “official” alla fine (quindi cinziolocippoofficial)

3. Se già utilizzato, allora prova con l’aggiunta di un separatore _ ( cinziolocippo_official ) o in alternativa per ridurre la lunghezza dello username l’anno di fondazione del brand (cinziolocippo1921). Se ha qualche decina di anni e si tratta di un brand di fascia lusso può rappresentare un valore di storicità ed affidabilità per i nuovi followers.

  • Inserisci il link del tuo profilo Instagram all’interno delle pagine del tuo sito (solitamente viene inserito nel footer, ma torneremo anche su questa tematica in futuro). Utilizza il link in https:// e con il nome del profilo seguito da / senza ulteriori parametri nell’URL (ad esempio la lingua).

Da non fare:

  • Usare i diminutivi, se non sono riconoscibili al grande pubblico (esempo D&G), perché anche lo username è un fattore di ranking durante le ricerche interne su Instagram.
  • Categoria o genere di appartenenza (es. cinziolocipposhoes o cinziolocippokids) perché se domani restringerò o amplierò la mia gamma prodotti il mio username non risulterà più significativo e non devo cadere nella voglia di modificarlo e tornare a fare gli errori menzionati sopra
  • Inserire parole o simboli prima del nome del brand, perché come già detto è un fattore di ranking per la ricerca interna di IG.

Un ultimo consiglio su questa tematica: per il nome da mostrare ai tuoi utenti utilizza il nome esteso del tuo brand senza altre parole o simboli. Questo sarà il primo fattore di ranking per chi cercherà il tuo brand.

Profilo Business per chi fa Business

Il tuo profilo è un profilo Business? Non ne sei sicuro?

  • Opzione 1 per capirlo: entra nel profilo del tuo brand usando login e password del profilo e controlla se in alto trovi un riassunto delle visite ricevute negli ultimi giorni.
  • Opzione 2: Sempre nel profilo troverai un tasto “Promozioni”.
  • Opzione 3: vai nelle impostazioni e sezione account e controlla se hai un testo che ti dice “passa all’account personale”.

Se una delle opzioni è corretta vuol dire che hai un account Business. In caso contrario, torna al metodo 3 e alla voce “Passa a un account professionale”, clicca e segui gli step per la richiesta di upgrade del tuo profilo in modalità Azienda.

Benefici:

  • Visualizzazione dei dati di traffico per ogni post e in generale per il tuo profilo. Torneranno molto utili per alcune delle azioni successive e in generale per monitorare in maniera più corretta l’andamento della tua pagina.
  • Possibilità di attivare campagne pubblicitarie direttamente da Instagram per dei quick boost di specifici post senza dover usare la piattaforma Business Manager di Facebook (ma torneremo su questo punto nei prossimi giorni).

Richiedi il “Badge Blu”

Il badge blu o ufficialmente il badge di verifica, è l’icona che certifica all’interno di un profilo (e nei risultati di ricerca del social network) l’ufficialità di una pagina rispetto a possibili cloni o profili non autorizzati.

Un tempo la procedura era lunga e manuale (scrivi al team, invia la documentazione, attendi settimane, se non succede niente riparti da zero) ora invece è possibile farlo direttamente dalle impostazioni di Instagram, sezione Account e utilizzando l’opzione “Richiedi verifica” e inserendo le informazioni che verranno richieste.

Potrebbe essere necessario avere qualche migliaio di followers per attivarlo in maniera rapida, per confermare ad Instagram l’effettiva richiesta da parte di un’azienda. Non esiste un numero preciso in quanto Instagram stesso ci dice che è necessario essere “brand ben noti e molto cercati”, che però può voler dire tutto e niente.

Prova a farlo da subito e nel caso non vada a buon fine ritenta al superamento del prossimo migliaio di followers aggiuntivi (e così via).

Logo sempre ben visibile

Utilizza in maniera corretta l’area dell’immagine profilo per visualizzare correttamente il tuo logo anche quando si vedrà davvero piccolo (ad esempio nel newsfeed o nelle stories). Non sperare che i tuoi utenti usino la lente di ingrandimento per riconoscerti, soprattutto se il logo è nero su sfondo bianco o il contrario. Ci sono parecchi brand con queste specifiche e potresti essere confuso con uno di questi (e noi vogliamo sempre risaltare ed apparire come unici, giusto?).

Utilizza un ratio di 1:1 (ovvero un immagine quadrata) di dimensioni maggiori di 180×180 (la grandezza del logo su desktop) e considera che l’immagine verrà resa come un cerchio inscritto nel quadrato.

Se il nome del brand si estende in orizzontale prova a renderlo verticale su più righe.

Puoi anche usare parte del nome del brand o le iniziali per avere una visibilità adeguata su qualsiasi uso del logo all’interno della piattaforma.

Usa la biografia come backlink al tuo sito

Azione facile. Inserisci il link alla home del tuo sito nella biografia del profilo.

Esistono differenti scuole di pensiero in merito: usare il link per esteso oppure utilizzare un link compresso (il classico bit.ly) per inserire all’interno un tracking Google Analytics.

A mio avviso per un brand “piccolo” che non riceve volumi di traffico da centinaia di click al giorno da Instagram è preferibile inserire il link alla Home estesa per ricordare anche visivamente al proprio pubblico qual è l’URL del sito.

Per brand più grandi un’opzione di shortlink è sicuramente migliore, in quanto può aiutare a segmentare l’analisi di traffico e quindi conoscere i punti di ingresso al proprio sito. Essendo però di grandi dimensioni eviterei l’uso di bit.ly ma andrei a creare un sottodominio adhoc per reindirizzarlo alla home in maniera automatica con tracking già attivo. Ad esempio Gucci utilizza on.gucci.com , ma si potrebbe scegliere ig.gucci.com o insta.gucci.com o qualcosa di “parlante” per l’utente e che possa ricordare il dominio principale.

Il backlink non viene letto a livello SEO come un backlink reale e quindi con passaggio di rank ma viene comunque tenuto in considerazione dai motori di ricerca per usare il profilo Instagram come risultato aggiuntivo durante la ricerca relativa ad un brand (spesso Instagram è in 2° posizione per i brand di moda).

A morte il F4F (Follow 4 Follow)

Non metterti a seguire profili nella speranza di un follow back per aumentare le chances di aumentare la tua base followers e poi rimuovere il following dopo pochi giorni.

E’ una pratica che ormai non funziona più (gli utenti hanno capito dell’esistenza di bot che fanno follow/unfollow in automatico) e soprattutto “sporca” il tuo profilo con migliaia di profili seguiti.

Il consiglio è di seguire designer del tuo brand, collaboratori esterni (ad esempio fotografi e modelli che hanno partecipato ad uno shooting o ad una sfilata), influencers che hanno creato contenuti diretti o indiretti per il tuo brand, riviste che hanno pubblicato i tuoi prodotti, rivenditori autorizzati, pagine di eventi o locations a cui hai partecipato o associazioni benefiche con cui hai collaborato. Niente dipendenti o agenzie marketing, a meno che non siano personaggi pubblici o agenzie che ti abbiano premiato pubblicamente.

Posta il tuo meglio

Instagram è totalmente basato sulla qualità delle immagini e video postati, che possono spostare l’asticella tra un post invisibile ed uno che entra per qualche ora nei post trended portando migliaia utenti sulla tua pagina. E soprattutto è il fattore decisionale per un utente nell’interagire con i tuoi post o con la tua pagina.

Non prendere la prima foto che hai per buttarla su Instagram e sentirti in pace con l’obbligo quotidiano di posting.

Seleziona le foto che hai a disposizione, pensa a quelle che possono avere un impatto visivo per un utente che non ti conosce minimamente, fai il giusto editing di dimensioni ed uso dei filtri, pensa se i contenuti possono “star bene” con la tua bacheca attuale o stonano interrompendo il racconto che stai costruendo.

E’ meglio postare meno foto ma di alta qualità ed impatto rispetto a tante foto casuali prese dall’archivio comune da cui attingono gli altri team per altri usi.

Trova la TUA frequenza di posting

Sei in grado di reggere 3 post al giorno tutti i giorni (compresi sabato e domenica)? Oppure 1 al giorno tutti i giorni? Oppure 2 a settimana? Non è una domanda banale.

Come detto appena prima devi usare i tuoi migliori contenuti, che hanno bisogno di essere prodotti, editati e postati all’interno di un calendario editoriale più ampio e in sinergia con il resto della comunicazione del tuo brand (argomento vastissimo su cui ci concentreremo un’altra volta) quindi il tempo per creazione dei contenuti e la disponibilità dei contenuti influenza tantissimo la tua frequenza di posting.

Se il tuo brand non è un brand che produce tanti contenuti frequentemente, ma magari ha una serie di foto di collezione scattate ad inizio stagione, forse è meglio partire dal definire che contenuti hai, come utilizzarli e poi incasellarli in maniera regolare all’interno di un calendario.
Questo mese hai solo 10 foto? Allora fai un post ogni 3 giorni.

E’ importante abituare l’utente ai tuoi ritmi poiché non è solo questione di postare spesso, ma anche di non postare troppo. Tanti post ogni giorno da parte di un brand commerciale possono essere percepiti come noiosi da parte della maggior parte degli utenti.

Se hai più contenuti postali all’interno delle stories, oppure usali per altri social medias o canali marketing (esempio Newsletter). In questo modo avrai differenti contenuti per ogni canale rendendo più interessante l’iscrizione ad ognuno di quelli esistenti per il tuo brand.

La frequenza di posting consigliata (se si hanno i contenuti a disposizione) è di 1 post al giorno in bacheca.

Usa i contenuti che puoi produrre con facilità

Instagram ti offre una grande varietà di contenuti con cui puoi interagire con i tuoi utenti (foto statiche, gif, video, stories live, repost e in evidenza, live in diretta, IGTV). Il consiglio è di utilizzare come contenuti “standard/frequenti” solo le tipologie di contenuti che sei in grado di creare e gestire in maniera quotidiana e nel lungo periodo. Se non hai un team o il tempo di creare GIF animate per mostrare dei look, non iniziare a produrle per qualche giorno e poi abbandonare il tutto poco dopo.

Gli utenti che spendono più tempo su Instagram lo fanno sapendo di potersi avvalere di una routine “sicura”, dove ogni pagina è ben riconoscibile per stile e contenuti. Spesso il Follow lo si guadagna proprio grazie ad una specifica tipologia di contenuti utilizzati (ad esempio io non prediligo pagine che pubblicano troppi video in bacheca ma preferisco immagini statiche, e per i video preferisco guardarli sotto forma di stories). Quindi continuare a variare la tipologia di contenuto può risultare una tattica poco conforme a questo tipo di social che si basa molto sulla routine degli utenti.

Racconta una storia con diversi capitoli

Immagina la tua bacheca come un libro sul quale stai scrivendo la storia del tuo brand. Gli argomenti che andrai a trattare, i prodotti che sceglierai, gli eventi che condividerai, saranno tutti capitoli parte di questa storia.

E’ quindi utile che lo stile grafico di posting sia il quanto più possibile uniforme a livello di luci e pose utilizzate, palette colori o utilizzo di ambientazioni similari. Una bacheca “stile Arlecchino” non è decisamente attraente per un utente che si ritrova nel proprio newsfeed un brand con cui non riesce a relazionare il proprio gusto vedendo ogni giorno stili troppo diversi tra loro.

Inoltre non postare ogni giorno un prodotto differente nella speranza che un utente clicchi ed acquisti, ma se hai abbastanza contenuti prova a raccontare al tuo utente la storia di quel prodotto (cartamodelli, immagini della produzione), del perché deve cogliere la sua attenzione (differenti viste del prodotto, indossato, still-life, dettagli dei materiali o interni), se ci sono personaggi che lo hanno già utilizzato (influencers, testimonials), se fa parte di una collezione (immagini di sfilata o di collezione attraverso foto “ufficiali”). In questo modo potresti anche dover prendere qualche giorno in più per raccontare in maniera più ampia un prodotto ma le possibilità che un utente se ne innamori sono molte di più rispetto ad una tattica di “bombardamento random”.

Bilancia correttamente lo storytelling e i contenuti commerciali

Come in una perfetta ricetta di pasticceria serve dosare correttamente gli ingredienti per ottenere un ottimo dolce. Ed è quello che devi essere in grado di fare per non sovraccaricare i tuoi utenti con contenuti di soli “Compra ora” ma nemmeno con decine di post che non portano ad alcuna azione di acquisto ma che fanno solo “immagine”. Ricorda sempre qual è il nostro obiettivo ultimo.

Non inserire sempre “acquista ora” nel testo del post, ma usa domande per i tuoi utenti, racconta qualcosa di realmente interessante o crea attesa per il tuo prodotto (anche se è già in vendita, perché se i tuoi followers non andranno sul tuo ecommerce nessuno saprà dell’effettiva messa in vendita).

Evidenzia i tuoi migliori contenuti

Come in un menu di un sito, Instagram ti consente di creare Storie in Evidenza per far rivedere contenuti passati ai tuoi followers suddivisi per argomento. Potresti quindi creare un’alberatura per categoria di prodotto, per colore, per materiale, per collezione o per eventi speciali.

L’obiettivo è di amplificare i possibili contenuti da far visualizzare ad un utente per renderlo sempre più prossimo allo stimolo di acquistare da te.

Rendi shoppable i tuoi post

Utilizza il catalogo prodotti che usi su Facebook (o creane uno ad hoc) per trasformare i tuoi contenuti in link diretti ai tuoi prodotti così da ridurre il tuo funnel di acquisto. In questo modo potrai utilizzare il testo a disposizione per apparire meno “commerciale” e concentrarti sul far interagire i tuoi followers con i tuoi post.

Se non hai la possibilità di creare un feed, utilizza uno strumento di Social Wall come Snapppt (gratuito) o Livestory (a pagamento, ma il migliore in circolazione) e linka la pagina in bio per permettere a tutti i tuoi utenti di rivedere i tuoi post e trovare un link di atterraggio dedicato per ognuno. In questo caso per ogni post ricorda che trovi il “link in bio”.

Anche quando farai contenuti Stories che hanno al loro interno dei focus su prodotti specifici inserisci sempre un link verso il tuo sito.

Ricordati per tutti questi link di appendere il corretto tracciamento di Google Analytics per poter sapere quali post hanno portato più clienti e poterli poi riutilizzare per azioni di remarketing future. Rendi ogni tracking univoco per post attraverso i valori di utm_campaign o utm_content a seconda del tuo metodo di tracciamento predefinito.

Hashtags come Keywords SEO

Immagina l’utilizzo degli hashtags su Instagram allo stesso modo delle keywords per la SEO. Gli hashtags che sceglierai ti daranno la possibilità di essere trovato all’interno di specifiche categorie di contenuti che potranno essere broad (ampie) per tentare il posizionamento sui post suggeriti da Instagram e per beneficiare di molto più traffico in breve tempo o longtail (specifici) per ottenere minor traffico ma su base costante in categorie meno affollate e capaci di nascondere il tuo post dopo pochi minuti.
Il mio consiglio è di testare il bilanciamento migliore e grazie ai dati e a diversi contenuti postati di capire qual è il giusto mix tra le due strategie. In più aggiungi anche hashtags di categoria (es. #bags, #shoes) e un hashtag dedicato al tuo brand per racchiudere tutti i tuoi post e degli utenti che taggeranno i tuoi prodotti.

Attenzione sempre al mix: Broad = Pubblico numeroso ma generico e non in target – Longtail = pubblico meno numeroso per generare azioni nel breve periodo ma altamente in target.

Puoi usare sino a 30 hashtags per post. Li puoi inserire nel primo commento se non vuoi averli nel testo principale del tuo contenuto. Ovviamente il numero di hashtags più corretto lo devi trovare tu, in base alle performances che troverai per ogni post nell’opzione “View Insights” subito sotto la foto o video e scorrendo i dati nel report Impression dagli Hashtag.

Ricorda che queste azioni vanno fatte in sintonia e sincronia tra loro perché potresti trovarti di fronte alla situazione di generare un buon numero di nuovi followers ma non generare alcuna vendita poichè i followers acquisiti non sono consumatori target per il tuo prodotto (ad esempio non tutti quelli che seguono Fendi possono permettersi un prodotto Fendi) ma sono stati spinti a seguirti solamente per la qualità ottima dei tuoi contenuti che però non riescono a dare risposta all’obiezione del cliente sul prezzo alto grazie al giusto racconto della qualità del prodotto che sbilancia l’asticella in opposizione al valore del prezzo.

Se vuoi ricevere un checkup completo e personalizzato del tuo profilo Instagram, contattami per una sessione privata così da aiutarti nel trovare le giuste best practices per il tuo brand e trasformare Instagram in un canale marketing chiave per aumentare il tuo fatturato.

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