Cosa permette di fare l’outsourcing del proprio ecommerce? Avviare per la prima volta il proprio ecommerce, passare ad una piattaforma più “performante”, utilizzare team esterni per minimizzare l’operatività interna e scalare i processi di ottimizzazione giornaliera o semplicemente cambiare partner dopo performances di vendita (o supporto) non adeguate.
Queste le maggiori motivazioni che spingono le aziende e i brand ad attivare collaborazioni con agenzie di gestione ecommerce (o più precisamente chiamate Ecommerce Service Provider) in grado veder demandato da un azienda la totalità dell’attività Ecommerce o solo alcune specifiche attività che non possono essere gestite internamente.
Ho quindi deciso di condividere con te la ricerca che ho effettuato per alcuni miei clienti che hanno sondato il terreno per dare in gestione il proprio attuale ecommerce “all’esterno” oppure optare per un replatforming verso soluzioni più avanzate rispetto a quelle utilizzate sin ora continuando la gestione operativa con le proprie risorse interne.
Ho analizzato oltre 600 marchi della moda “made in Italy” che hanno un ecommerce attivo e ho raccolto (attraverso i dati di gestione di vendita al cliente finale nei termini e condizioni) chi sono gli attuali attori che possono fare al caso tuo se stai pensando di dare in gestione all’esterno il tuo ecommerce.
Ho tenuto conto solo delle agenzie che stanno gestendo per conto del brand la vendita al cliente finale e che quindi stanno offrendo al brand il proprio team di Store Managers per aggiornare giornalmente il merchandising e un reparto IT pronto a supportare le ottimizzazioni necessarie a mantenere la piattaforma aggiornata, migliorare la Usability e attivare nuove funzionalità per migliorare le vendite.
Quindi partiamo subito con la prima risposta alla domanda:
Quanti marchi della moda italiana danno in outsourcing la gestione del proprio ecommerce?
Il 22% dei Brand Italiani di Moda utilizza agenzie di Ecommerce Service Providing per la gestione del proprio store online.
Dati per esteso in formato tabellare:
Gestione Ecommerce | % | Nr. brands |
---|---|---|
Tramite Ecommerce Providers | 21,8% | 133 |
Gestione “interna” | 78,2% | 476 |
Valori in numero assoluto.
Campione rappresentativo di 609 marchi fashion italiani con ecommerce attivo
Il dato è proporzionato correttamente per l’attuale settore della moda in Italia?
La mia risposta è che addirittura è “troppo più basso” rispetto alla numerosità di “micro-brand” che necessitano di un supporto più esperto e strutturato per aumentare in maniera consistente il fatturato gestito online.
Riguardando la lista dei brand gestiti dalle agenzie, le dimensioni passano dai mega brands a quelli di grandezza medio-alta, lasciando scoperta tutta la fascia di piccole realtà che si stanno gestendo da soli (e in maniera poco precisa) il sito su Woocommerce o su Shopify, dove non esistono ancora agenzie dedicate nello specifico alla gestione Ecommerce su queste piattaforme sia per la complessità di mantenimento di Woocommerce (e WordPress) a livello tecnologico che renderebbe i costi di un supporto continuativo offerto da un terzo altissimi e per la semplicità di utilizzo di Shopify che la rendono una piattaforma a tutti gli effetti plug&play che può ovviare alle problematiche di avere un team interno numeroso e diversificato.
Inoltre per le attuali agenzie di Ecommerce potrebbe non risultare profittevole (o con offerte economiche fuori mercato) l’allocare persone ed effettuare sviluppi tecnologici per i brand più piccoli portandoli sulle proprie tecnologie.
Sicuramente l’opportunità di mercato è enorme e non completamente sfruttata da entrambe le parti.
Dopo questa divagazione passiamo alla domanda principale di questa analisi.
Quali sono gli Ecommerce Service Provider più utilizzati per il fashion italiano?
Premetto che l’analisi seppur molto ampia (sono stati analizzati oltre 600 ecommerce) potrebbe aver lasciato da parte qualche brand gestito da queste agenzie, oppure al momento della lettura di questa ricerca di mercato qualche brand potrebbe aver cambiato “casacca” o addirittura aver deciso di internalizzare il proprio ecommerce. Periodicamente aggiornerò questi dati per offrirti sempre maggiori brand analizzati e per avere la situazione del mercato più aggiornata possibile.
Valori in numero assoluto.
Campione rappresentativo di 133 marchi fashion italiani gestiti attraverso agenzie di Ecommerce Service Providers
Di seguito il dato in formato tabellare.
Ecommerce Service Providers attivi su brand fashion italiani
Agenzia | % | Nr. brands |
---|---|---|
Triboo | 20,3% | 27 |
FiloBlu | 18,8% | 25 |
Zerogrey | 9,8% | 13 |
Diana | 6,8% | 9 |
The Level Group | 6,8% | 9 |
YNAP (Yoox Net-A-Porter) | 6,8% | 9 |
FFW | 6,0% | 8 |
Drop | 5,3% | 7 |
Eurostep | 4,5% | 6 |
Farfetch | 3,8% | 5 |
Ibox Digital | 2,3% | 3 |
Terashop | 2,3% | 3 |
Digital Boite | 1,5% | 2 |
Kom | 1,5% | 2 |
B2x-ecommerce | 0,8% | 1 |
Digitag | 0,8% | 1 |
Ikom | 0,8% | 1 |
Officina Idee | 0,8% | 1 |
Sugo | 0,8% | 1 |
Come vedi le agenzie che fanno questo mestiere non si sprecano e la scelta può essere meno scontata del previsto a seconda delle esigenze che un brand ha per il proprio ecommerce e per i propri obiettivi di crescita.
Se rimani con me un altro pò ti darò i miei consigli personali su come scegliere il giusto Ecommerce Provider o, dato che non ho la sfera di cristallo su qual è il tuo brand, su come trovare il migliore per le tue esigenze.
Prima però ho un ultima analisi da presentarti e riguarda le piattaforme sono “montate” e gestite da queste agenzie, che sono differenti dalla situazione più generale del settore fashion italiano reativamente alle tecnologie utilizzate (puoi trovare la mia analisi di mercato dedicata a questo link).
Quali piattaforme ecommerce sono gestite dagli Ecommerce Service Providers per la moda?
Per questa analisi troverai una voce [Undefined], che è relativa a tutti gli ecommerce che non hanno una “marca” commerciale individuabile con tool esterni (io utilizzo Wappalyzer e BuiltWith) oppure ad agenzie che si sono costruite le proprie piattaforme in maniera “custome made”, tema importante per la scelta della propria agenzia a supporto su cui ti darò maggiori consigli appena dopo questa analisi.
Tra le maggiori agenzie che utilizzano piattaforme custom / undefined troviamo Ynap, FFW e Farfetch.
Di seguito il dato in formato tabellare.
Piattaforme Ecommerce gestite dagli Ecommerce Service Providers per i brand fashion italiani
Piattaforma Ecommerce | % | Nr. brands |
---|---|---|
Magento 2 | 27,1% | 36 |
Magento 1 | 23,3% | 31 |
[Undefined] | 22,6% | 30 |
Salesforce Commerce Cloud | 12,8% | 17 |
Kooomo | 10,5% | 14 |
Oracle Commerce Cloud | 1,5% | 2 |
Shopify | 1,5% | 2 |
0Brand | 0,8% | 1 |
Dopo averti mostrato qualche dato che spero possa esserti utile per iniziare a “perimetrare” la tua scelta e il parco agenzie esperte in questo settore, come già anticipato è arrivato il momento di darti qualche dritta aggiuntiva per aiutarti a compiere i giusti passi.
Come scegliere il giusto Ecommerce Service Provider per la gestione di uno store online di Moda?
Scegliere il giusto supporto per la gestione day-to-day del proprio negozio online è la fase fondamentale per ottenere il raggiungimento degli obiettivi (o il superamento) oppure generare vendite mediocri o nulle che alla lunga fanno allontanare i brand dall’interesse per l’online visti gli scarsi risultati ottenuti attraverso un team di esperti.
Il mio obiettivo è di aiutarti nel definire correttamente le fasi precedenti alla scelta proprio per arrivare consapevole dei limiti e delle necessità che comporta “l’andare online”. Ovviamente questi step possono essere utilizzati anche in caso di necessità di cambio di piattaforma o agenzia, per compiere un passo ulteriore verso la crescita del tuo brand.
Iniziamo subito.
Evita la scelta di piattaforme Ecommerce “custom”
Come già anticipato alcune agenzie offrono tecnologie che sono state costruite da zero, o modificate in maniera profonda, così da risultare come piattaforme totalmente nuove ma utilizzate solamente dalle aziende che ricevono i loro servizi.
Il problema sta proprio nel limitato utilizzo di queste piattaforme, che per quanto possono avere decine di utilizzatori, non avranno mai supporto, aggiornamenti e correzioni allo stesso livello ed efficacia di piattaforme gestite da decine (e in alcuni casi centinaia) di migliaia di ecommerce.
In particolar modo vedo alcuni problemi immediati e futuri. Li elenco velocemente perchè non voglio farti soffermare troppo su questo punto basilare.
- Impossibilità di importazione dalla precedente piattaforma o esportazione verso una differente piattaforma attraverso una procedura di Migrazione “semplice”.
Essendo piattaforme sviluppate internamente difficilmente le società avranno a loro disposizione dei connettori per effettuare migrazioni da e verso altre piattaforme. Le migrazioni sono necessarie per passare tutti i dati di catalogo, di vendita, di database utenti e clienti senza perdere lo storico e importando proprio lo storico all’interno della nuova piattaforma.
Se si guardano le piattaforme commerciali, tutte hanno delle funzionalità aggiuntive di migrazione per passare dati da una piattaforma all’altra con pochi click (ti faccio 4 esempi se non ci credi: Woocommerce su Shopify , Shopify su Magento 2 , Magento 2 su Salesforce , Magento 1 su Magento 2 ).
Anche se si cambia piattaforma i dati storici devono poter essere aggregati ed utilizzati per darli in pasto al team che farà le analisi, al team di merchandising e buying, al marketing, al team che fa comunicazioni Email via CRM. Perdere quei dati (o non poterli utilizzare) significa ripartire da zero ed è un attività che non ti puoi permettere vista la velocità con cui si muove il mercato e i competitors. - Mantenimento di servizi esterni dipendente dalla capacità attuale del team rispetto alle diverse priorità.
Sappiamo tutti che anche le agenzie più grandi non hanno centinaia di persone dedicate unicamente allo sviluppo tecnologico e diventa pressochè impossibile mantenere il proprio ecommerce sempre aggiornato rispetto a quando si parla di mantenere integrati, funzionanti e aggiornati rispetto alle ultime versioni gli script di Google Analytics (nello specifico la parte Enhanced ecommerce), dei Tag Managers, dei Rich Snippets SEO, dei differenti feed di prodotto che vanno ad attivare campagne Marketing (ad esempio Google Shopping, Facebook Advertising, eventuali partner di Remarketing o di Programmatic Advertising), sistemi di Customer Care, Logistica, metodi di pagamento, e tanto tanto altro.
In questo caso il problema non è la qualità del team ma piuttosto la capacità reale di stare al passo di tutte le attività di costruzione di nuovi ecommerce (perchè tutte queste agenzie puntano ad ingrandire il proprio parco clienti in maniera ricorrente), correggere eventuali errori della piattaforma, creare nuove funzionalità richieste dai clienti già esistenti, e infine l’attività di manutenzione verso servizi terzi che sempre più frequentemente richiedono “attenzioni” per ottenere il massimo in termini di performances.
Per le piattaforme commerciali esistono migliaia di sviluppatori in tutto il mondo che creano componenti da poter installare all’interno della piattaforma stessa per gestire una funzionalità specifica e mantenerla aggiornata con regolarità. Praticamente è come avere al proprio servizio un team infinito di tecnici. - Impossibilità di tenere la piattaforma ma cambiare agenzia.
Nel mondo del business può capitare di non trovare il giusto partner che non è in grado di soddisfare i nostri obiettivi, il nostro metodo di lavoro e team, che non ci dà la giusta importanza non appena arriva a bordo qualcuno di più grande. E la cosa più semplice è di bussare alla porta di qualcun altro e continuare a mantenere la gestione ecommerce in esterna fatta attraverso mani differenti e nuove.
Se però, come hai appena visto sopra, la piattaforma Magento è utilizzata da più di un Ecommerce Service Provider e quindi potrebbe essere trasferita facilmente di proprietà dall’agenzia A a quella B, nel caso di una piattaforma custom che è specifica solo di quell’azienda vuol dire che in caso di volontà di cambiamento dell’agenzia dovrai rimettere mano al portafoglio per pagare una nuova implementazione fatta totalmente da zero saltando alla cieca su piattaforma e partner che potrebbero nel peggiore dei casi farti perdere fatturato e gestirti ancora peggio. Capisci bene che non puoi rimanere “ostaggio” di questa situazione.
Scegli un agenzia che implementa e gestisce uno dei Fantastici 4
Ovvero La Cosa, la Torcia Umana, Mister Fant…ah no quelli sono utili per un ecommerce sui supereroi.
I “Fantastici 4” di cui parlo io relativamente alle piattaforme Ecommerce sono (in ordine di grandezza dei brand su cui vanno a posizionarsi come prima scelta):
- Woocommerce + WordPress
- Shopify
- Magento 2
- Salesforce Commerce Cloud
Le altre che hai potuto scoprire nella mia analisi di mercato dedicata alle varie piattaforme Ecommerce per la moda, a mio avviso, non sono piattaforme su cui basarsi sul lungo periodo, sul quale avvalersi per rimanere sempre aggiornati sulle nuove funzionalità e standard di mercato, e in molti casi non correggeranno mai lacune tecnologiche che non permettono la corretta integrazione con canali di marketing, servizi esterni e partner terzi che gestiscono parti di ecommerce (ad esempio una logistica esterna con i suoi flussi dedicati).
Inoltre ti ho spiegato poco fa della facilità di migrazione da una piattaforma all’altra e del grande “parco di funzionalità” che ognuna delle piattaforme e della sua comunità tecnica può vantare per offrirti un ecommerce sempre aggiornato e moderno.
Relativamente a Magento 1 che è la seconda piattaforma più utilizzata dagli Ecommerce Service provider sconsiglio di scegliere questa tecnologia che è entrata in una fase di non mantenimento e aggiornamento dalla stessa “casa madre” (qui trovi il comunicato ufficiale). Migrare o attivare una piattaforma che è già vecchia ancor prima di andare online non è la scelta migliore su cui puntare.
Definisci le “aree” da dare in gestione
Prima di iniziare a selezionare il giusto Ecommerce Service Provider, è indispensabile che tu abbia ben chiaro cosa lasciar gestire totalmente a questa nuova agenzia (non sono fan del “mezzo e mezzo” a 4 mani), quali attività saranno gestite da altri partner già attivi per la parte retail che possono dare continuità anche sul digitale (ad esempio agenzie Marketing, Customer Care) e quali attività puoi gestire internamente (ad esempio Magazzino, Buying e creazione materiali grafici).
Approcciarsi verso il nuovo partner condividendo da subito le sue aree di intervento aiuteranno entrambi nel trovare il miglior modo di lavorare assieme senza accavallare team e creare malcontento e incertezza dopo pochi mesi dal lancio della piattaforma.
Organizza una gara
Non andare mirato su una specifica agenzia anche se la conoscevi in precedenza e sai tutto di loro.
Organizzare una gara con 4-5 player può aiutarti nel trovare strategie per il tuo ecommerce migliori a quelle che pensavi di implementare “con le tue forze”, può offrirti una maggiore visuale sulle opzioni di integrazione e di crescita futura del canale, e sopratutto può aiutarti nell’abbassare i prezzi delle offerte che riceverai (perchè alla fine è sempre un tema di profittabilità finale).
Se non sai come organizzare e gestire una gara tra Ecommerce Providers, affidati ad una figura terza che possa farti da Advisor e gestire per te la costruzione dei materiali, la selezione, il contatto ed aiutarti verso la decisione finale. Vuoi supporto su questa tematica? Contattami a questo link così da aiutarti nel trovare la miglior soluzione per te.
Parla con i “tuoi pari”
Seleziona agenzie che già lavorano con brand delle tue dimensioni e obiettivi, chiedendo 3-4 ecommerce di esempio per poterli valutare e avere un idea se il modo di implementare il negozio online fa al caso tuo.
Non ha senso per te contattare un agenzia che lavora su Salesforce (una Ferrari dell’Ecommerce anche per i costi) se stai aprendo ora per la prima volta e prevedi di generare poche decine di migliaia di euro al mese di fatturato.
Chiedi inoltre una previsione di vendita per i primi 12 mesi e una probabile crescita sul 2° anno, corredata da un investimento marketing ipotetico.
In questo modo potrai “dimensionare” il tuo Ecommerce e procedere con il prossimo step.
L’offerta è profittevole?
Una volta ricevute le offerte derivanti dalla gara di gestione Ecommerce, valida la proiezione di risultati e i costi associati per individuare se il tuo negozio online ha una marginalità uguale o migliore rispetto all’apertura di un negozio fisico.
Perchè l’Ecommerce va rapportato proprio ai negozi fisici per individuare una “profittabilità target”.
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Prima pubblicazione: 7 Giugno 2020
Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre 2020
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