SEO: Come gestire il tag Meta Robots per un Ecommerce Fashion

SEO - Come usare al meglio il tag Meta Robots per il tuo Ecommerce

Oggi trattiamo un argomento più tecnico che però è tra i temi essenziali della SEO ed è importante che tu conosca almeno i fondamentali per farlo implementare dal tuo team tecnico in maniera corretta.

Nel cosiddetto SEO “tecnico” ci sono diverse attività di ottimizzazione da poter fare a livello di codice HTML, che però se fatte senza conoscenza sono come di avere una pistola carica senza sapere come utilizzarla o come mettere la sicura.

Ovvero, se non si conosce cosa può accadere in termini di visibilità SEO dopo aver messo mano ad un “pezzetto” di codice all’interno di in una pagina, si può tranquillamente far sparire dai motori di ricerca la pagina stessa o addirittura più pagine per un lasso di tempo lungo ed indefinito.

La prima di queste attività “pericolose” riguarda uno specifico tag HTML che è dedicato nel comunicare direttamente con i motori di ricerca se dare visibilità ad una pagina all’interno dei risultati di ricerca e che importanza hanno tutte le pagine linkate al suo interno.

Parliamo del tag Meta con specifico attributo Robots (per semplicità è conosciuto come Meta Robots).

Senza entrare troppo nel tecnico a livello di sintassi e implementazioni (per questo ti lascio una guida da cui puoi attingere tutto il sapere più nerd per il tuo team di supporto, clicca qui per leggere di più), ti riassumo che questo tag ha due principali valorizzazioni che possono danneggiare le pagine del tuo ecommerce se non gestite correttamente:

I valori principali del tag Meta Robots

index (o noindex)

Questo valore indica ai motori di ricerca se “indicizzare”, ovvero se mostrare o nascondere definitivamente la pagina che dichiara “noindex” su tutti i motori di ricerca, senza se e senza ma.

Allora se è così pericoloso perché si usa?

Perché potresti avere delle aree del tuo ecommerce da non voler mostrare all’interno dei risultati di ricerca per motivi di sicurezza rispetto a:

  • Dati dei tuoi utenti: inserendo il valore noindex su tutte le pagine dell’account utente/cliente che possono essere consultate tramite deeplink non rischierai di mostrare contenuti potenzialmente vulnerabili in caso di errori tecnici interni (ad esempio viene disattivato erroneamente l’accesso tramite login) o di attacchi esterni
  • Pagine promozionali “private”, come i private sales o promozioni temporanee accessibili solo tramite link di invito, pagine create per essere sponsorizzate via advertising o newsletter ma non visibili dal resto degli utenti, pagine dedicate a collaborazioni con aziende o influencers per offrire particolare vantaggi in via esclusiva
  • Carrello e Checkout se consultabile attraverso un “deeplink” con sessione sempre attiva, che mostra i prodotti scelti da un utente o addirittura i dati di spedizione o di carta di credito rimasti in standby nel carrello
  • Wishlist salvate dagli utenti per evitare la pubblicazione di informazioni “non autorizzate” tramite deeplink
  • Thank you page (o di conferma dell’ordine) per evitare che se attraverso la funzionalità di “deeplink” la pagina rimane attiva grazie a parametri nella URL con all’interno i dati di un cliente e per qualsiasi motivo finisce online possa mostrare all’esterno dati sensibili
  • Pagina di conferma di iscrizione alla Newsletter se utilizza dei parametri nella URL che mostrano in chiaro uno o più dati sensibili dell’utente.

Sembrano situazioni impossibili da far accadere, ma succedono più frequentemente di quanto immagini.

E sapere che, per una pagina specifica si può decidere se pubblicarla all’interno dei motori di ricerca è importante tanto quanto sapere che, al contrario, una pagina di nostro interesse per portare nuovo traffico SEO è stata impostata su noindex e dopo mesi non riusciamo ancora a capire perché non ha mai avuto visite, rischiando di dover attendere ulteriore tempo prezioso per farla riconsiderare da Google.

follow (o nofollow)

E’ il valore che indica ai motori di ricerca di scansionare tutti i link presenti nella pagina e A) indicizzarli B) passare parte del punteggio della pagina stessa per rafforzare ognuna delle pagine linkate (il “link juice”).

Relativamente alla Link Juice ti basti immaginare la specifica pagina come una bottiglia di plastica piena d’acqua. Ognuno dei link presenti è un forellino che si va a fare nella bottiglia di plastica da cui esce parte di quest’acqua che si andrà a raccogliere in nuove bottiglie d’acqua specifiche che sono per l’appunto le pagine su cui atterrano i link. Più una bottiglia è piena più si andrà a posizionare in alto nei motori di ricerca per specifiche parole chiave.
E come riempire ancor di più una specifica bottiglia? Linkandola da diverse pagine (quindi passando maggiore quantità di link juice) e linkandola da siti esterni che a loro volta hanno un punteggio di Link Juice più alto se correlato al tema della tua pagina (ma questa è tematica di Link Building che vedremo in un altro momento).

Dopo questa veloce lezione sulla Link Juice e sul come fare dei fori nelle tue bottiglie di plastica torniamo al valore follow (o nello specifico “nofollow”).

Questo valore da Settembre 2019 non è più utilizzato da Google in maniera così rigida e anche se specifichi di non seguire i link di una determinata pagina, Google potrebbe comunque farlo per leggere i contenuti e “tenere buoni” quelli che possono essere utili a determinati utenti che cercano informazioni specifiche che tutte le altre pagine del tuo sito non stanno mostrando.

Un esempio? Non vuoi passare punteggio a tutte le pagine dell’area Servizio Clienti perché per te non rilevanti ai fini dei motori di ricerca. Però per Google sapere che esiste una pagina “Resi” è importante nel momento in cui un utente che cerca “nome del tuo brand + resi” e ha la necessità di accedere subito alle condizioni dei tuoi resi. In questo caso la tua “volontà” è stata sovrascritta da Google per dare la miglior informazione ad un utente senza fargli perdere tempo in clic aggiuntivi.

Quindi, quando usare il nofollow?

La risposta facile e veloce è di usarlo solo quando ci sono delle pagine interne o esterne al tuo sito che non “centrano” nulla con l’argomento chiave del tuo ecommerce.
Ad esempio se nel blog di un ecommerce di calze è presente una pagina dedicata ai 10 migliori cocktail senza nessun richiamo al brand o ai prodotti e senza alcun approfondimento da renderla nel breve tempo una risorsa da 1° pagina su Google, allora è consigliato metterla in nofollow così da non “confondere” i motori di ricerca sull’argomento principale del tuo marchio e da non “sprecare” link juice per niente.

I valori di index e follow possono essere usati in combinazione per dare specifiche informazioni ai motori di ricerca per ogni pagina del tuo sito:

index, follow : comunica ai motori di ricerca di rendere visibile la pagina sui cui è presente questo valore e allo stesso tempo di “andare a leggere” tutte le pagine linkate sempre all’interno di questa pagina

index, nofollow : comunica di rendere visibile la pagina ma di non andare a leggere nessuna delle pagine linkate al suo interno

noindex, follow : indica di non mostrare nei risultati di ricerca la pagina ma di proseguire su tutte le pagine linkate e possibilmente indicizzarle (se a loro volta hanno il valore index)

noindex, nofollow – segnala ai motori di ricerca di non fare nulla su questa pagina specifica perchè non dev’essere visualizzata nei risultati e nessuno dei link presenti al suo interno dev’essere letto

Queste le combinazioni da poter usare a seconda della specifica pagina.

Entrando quindi nel vivo dell’argomento

Il setup suggerito per i meta robots di un ecommerce di moda

relativamente alle pagine principali del funnel di acquisto è:

 

Homepage – Meta Robots = index, follow

Listing Page – Meta Robots = index, follow

Product Page – Meta Robots = index, follow

Carrello – se accessibile tramite link con all’interno dell’URL qualche parametro identificativo dell’utente noindex, follow . Se il link invece è “sicuro” e non può essere linkato in nessun modo per recuperare il carrello allora index, follow

Login e Registrazione – per le pagine che ospitano i form di accesso o di iscrizione index, follow

My Account e Wishlist – Meta Robots = noindex, follow

Per il tema Meta Robots per ora è tutto. Se hai dubbi, scrivimi prima di metterci le mani “in solitaria” e magari rischiare di perdere pagine e traffico per la fretta di sistemare qualcosa che magari era già perfetto così.

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