follow (o nofollow)
E’ il valore che indica ai motori di ricerca di scansionare tutti i link presenti nella pagina e A) indicizzarli B) passare parte del punteggio della pagina stessa per rafforzare ognuna delle pagine linkate (il “link juice”).
Relativamente alla Link Juice ti basti immaginare la specifica pagina come una bottiglia di plastica piena d’acqua. Ognuno dei link presenti è un forellino che si va a fare nella bottiglia di plastica da cui esce parte di quest’acqua che si andrà a raccogliere in nuove bottiglie d’acqua specifiche che sono per l’appunto le pagine su cui atterrano i link. Più una bottiglia è piena più si andrà a posizionare in alto nei motori di ricerca per specifiche parole chiave.
E come riempire ancor di più una specifica bottiglia? Linkandola da diverse pagine (quindi passando maggiore quantità di link juice) e linkandola da siti esterni che a loro volta hanno un punteggio di Link Juice più alto se correlato al tema della tua pagina (ma questa è tematica di Link Building che vedremo in un altro momento).
Dopo questa veloce lezione sulla Link Juice e sul come fare dei fori nelle tue bottiglie di plastica torniamo al valore follow (o nello specifico “nofollow”).
Questo valore da Settembre 2019 non è più utilizzato da Google in maniera così rigida e anche se specifichi di non seguire i link di una determinata pagina, Google potrebbe comunque farlo per leggere i contenuti e “tenere buoni” quelli che possono essere utili a determinati utenti che cercano informazioni specifiche che tutte le altre pagine del tuo sito non stanno mostrando.
Un esempio? Non vuoi passare punteggio a tutte le pagine dell’area Servizio Clienti perché per te non rilevanti ai fini dei motori di ricerca. Però per Google sapere che esiste una pagina “Resi” è importante nel momento in cui un utente che cerca “nome del tuo brand + resi” e ha la necessità di accedere subito alle condizioni dei tuoi resi. In questo caso la tua “volontà” è stata sovrascritta da Google per dare la miglior informazione ad un utente senza fargli perdere tempo in clic aggiuntivi.
Quindi, quando usare il nofollow?
La risposta facile e veloce è di usarlo solo quando ci sono delle pagine interne o esterne al tuo sito che non “centrano” nulla con l’argomento chiave del tuo ecommerce.
Ad esempio se nel blog di un ecommerce di calze è presente una pagina dedicata ai 10 migliori cocktail senza nessun richiamo al brand o ai prodotti e senza alcun approfondimento da renderla nel breve tempo una risorsa da 1° pagina su Google, allora è consigliato metterla in nofollow così da non “confondere” i motori di ricerca sull’argomento principale del tuo marchio e da non “sprecare” link juice per niente.