Che cos’è la SEO?

Che cosa è la SEO?

La SEO. L’attività marketing più desiderata ma allo stesso tempo meno gestita dalle aziende del settore Abbigliamento e Moda italiano.

Sia da dipendente per quasi 8 anni che da consulente, la SEO è la prima tematica che viene richiesta dagli imprenditori, CEO’s e amministratori delegati, ma quando poi si parla concretamente di dedicare tempo, risorse e sviluppo tecnologico, la risposta è sempre rimandare a quando “farà molto più fatturato da ripagarsi tutto da solo” investendo poi un sacco di soldi in advertising, che a parità di investimento non potrà mai generare lo stesso profitto finale sul lungo periodo né gli stessi volumi, dato che sempre più aziende investono online e i costi di acquisizione traffico e clienti aumentano di anno in anno.

Per fortuna esistono eccezioni, ad esempio con i brand che seguo direttamente la tematica SEO è affrontata in maniera prioritaria, perchè per brand di moda di piccole e medie dimensioni la gestione dei corretti investimenti è decisiva per il successo o l’insuccesso del business online (e non). La SEO è uno dei canali marketing più profittevoli nel lungo periodo e in grado di fornire una crescita costante senza sforzi eccessivi, diventando fondamentale nell’economia di un azienda.

E proprio perchè sempre più brand si stanno affacciando al digitale e lo fanno partendo proprio dalla SEO, ho deciso di creare una risorsa veloce per aiutarti a comprendere in linea generale che cos’è e di cosa si occupa.

Iniziamo subito.

SEO: l’acronimo

SEO o meglio S.E.O sta per Search Engine Optimization, che tradotto in italiano risulta come Ottimizzazione per i Motori di Ricerca.

 

Chiaro no? Non ancora? Allora proviamo a scavare ancora un pò.

Qual è il significato della SEO?

La SEO è l’attività di miglioramento di una pagina web (che sia essa di informazione o di vendita) all’interno dei risultati forniti da un motore di ricerca in maniera organica (ovvero non a pagamento, ma totalmente gratuita) per riuscire a generare il massimo traffico possibile da poter convertire in eventuali vendite, iscrizioni al proprio database o solamente in visitatori “di ritorno”.

Questa attività necessita di molteplici competenze per poter generare il massimo impatto possibile, e un buon specialista SEO si deve saper dividere tra Tecnologia (ovvero il corretto funzionamento e la corretta gestione del codice HTML di una pagina), gestione dei Contenuti (ciò che descrive e approfondisce l’esistenza stessa della pagina) e supporto al reparto PR (per generare menzioni da parte di siti terzi verso la nostra pagina).

Per semplicità, ho parlato di “pagina” al singolare per specificare come ogni pagina necessita di attività dedicate, ma la SEO gestisce tutto ciò che è contenuto in un sito web, dalle pagine, alle immagini, ai video sino a parti non visibili agli utenti ma solamente ai motori di ricerca (ad esempio la sitemap o file robots).

Il motore di ricerca per semplicità puoi definirlo come Google, essendo il più grande ed avanzato al mondo. Quello che permette di fare un motore di ricerca è di catturare traffico online interessato ad uno specifico argomento del quale tratta una pagina del nostro sito web. Quindi in relazione al mondo Ecommerce vuole dire far visualizzare i nostri prodotti ad un pubblico già in partenza interessato e quindi maggiormente “performante” rispetto ad altre attività di marketing che lavorano sulla parte di stimolo alla vendita, ispirazione, educazione e amplificazione di un messaggio.

La definizione di SEO per l’Ecommerce

Per tornare sull’argomento principale di questo sito la declinazione della definizione di SEO per l’Ecommerce è:

La SEO è un’attività di marketing basata su azioni online, volta a massimizzare in maniera assoluta le vendite generate attraverso le visite, in ingresso su di un Ecommerce, derivanti dai motori di ricerca non a pagamento.

Cosa vuol dire fare SEO?

Chi fa SEO (solitamente il “SEO Manager” e i suoi collaboratori) ha come obiettivo l’analisi e la redazione di specifiche tecniche, di contenuto e di relazione con siti terzi correlati per migliorare la valutazione che una specifica pagina ha ottenuto sino a quel momento per uno specifico motore di ricerca (il ranking).
Più il ranking SEO è alto più una pagina potrà raggiungere la prima posizione nei risultati di ricerca (e quindi più possibilità di generare traffico) e di riflesso potrà far beneficiare il ranking generale del sito sotto la quale è ospitata.

Le specifiche su cui far lavorare i team dedicati possono essere:

  • specifiche tecniche: ovvero fornire, per ogni pagina e per l’architettura generale del sito, gli standard web, le best practices e le azioni derivanti dall’esperienza del “SEO Manager” che una volta implementate forniscono al motore di ricerca il modo più facile e veloce di leggere una pagina, rintracciando all’interno del codice HTML tutti gli elementi utili per comprendere l’argomento trattato, quali blocchi sono relativi al contenuto principale, quali parole chiave associare alla pagina e quali ulteriori elementi possono impreziosire l’informazione verso l’utente finale (ad esempio per un prodotto in vendita il prezzo, la disponibilità, oppure la presenza di immagini e video nella pagina).
  • specifiche di contenuto: che includono quali elementi di formattazione inserire all’interno di una pagina, come scrivere per far risaltare il contenuto agli “occhi” del motore di ricerca e come migliorare periodicamente il contenuto stesso per poter far crescere il ranking sino al raggiungimento della massima visibilità possibile.
  • specifiche di relazione con siti terzi: il fattore più importante per il miglioramento del ranking SEO è l’ottenimento di menzioni spontanee, sotto forma di link, da siti terzi facenti parte della stessa industria di cui fa parte la pagina di cui si sta attivando l’azione di miglioramento SEO.
    In parole semplici il SEO Manager deve interfacciarsi con il responsabile PR per indirizzarlo verso la sottomissione di determinati contenuti per ricevere in cambio quanti più link possibili senza doverli pagare.

Come si differenzia dagli altri canali marketing?

Gli utenti che utilizzano i motori di ricerca per visitare un sito sono comunemente chiamati Visitatori Organici.
Questo perchè sono arrivati su una specifica pagina in maniera “organica” (meglio definita come spontanea o naturale) dato che la decisione di scegliere un sito anzichè un altro è totalmente derivante dalla loro percezione qualitativa durante la ricerca.

Al contrario degli altri canali marketing non è stata l’azienda che ha “interrotto” la normale navigazione di un utente (attraverso la pubblicità) o ha comunicato in maniera diretta (ad esempio via Email), ma è l’azienda stessa che passivamente “attende” l’arrivo di utenti interessati ad uno specifico tema o necessità e deve massimizzare al meglio la pagina di atterraggio per esaurire tutte le possibili domande dell’utente e portarlo ad eseguire una specifica azione (ad esempio di vendita).

Quali sono i maggiori motori di ricerca?

Per l’Occidente il motore di ricerca su cui spendere il 99% del proprio tempo è uno solo ed è Google.

Come puoi vedere di seguito la market share italiana degli ultimi 12 mesi relativa ai motori di ricerca più utilizzati parla piuttosto chiaramente. Google presidia le ricerche degli utenti sul web per oltre il 96% dei casi, a seguire troviamo Bing, Yahoo, DuckDuckGo, Ecosia e tanti altri che si contendono il 4% rimanente.

SEO e Motori di Ricerca : i più utilizzati in Italia tra il 2019 e il 2020

Ti elenco alcuni dei top paesi per darti un idea del trend generale in Europa, USA e alcune aree Asiatiche, Russia e Australia. I dati presi da StatCounter, un tool gratuito molto interessante per poter rimanere aggiornato sui maggiori trend di mercato relativamente all’utilizzo della tecnologia online.

Motori di Ricerca più utilizzati in:
(clicca sul nome del paese per aprire il report dedicato su StatCounter)

Infine

Cosa si intende sul fare SEO per un ecommerce di abbigliamento e moda?

Essendo la SEO un attività di Marketing, che come ho già discusso ha l’obiettivo principale di far vendere di più in maniera quanto più possibile profittevole, il principale obiettivo della SEO per gli Ecommerce di Moda è quello di massimizzare la visibilità di tutte le aree dedicate alla vendita online (quindi pagine di prodotto, categorie e contenuti redazionali che promuovono informazioni aggiuntive e correlate su un prodotto o una collezione).

Sarà quindi “obbligo” del SEO manager di ottimizzare al meglio le pagine prodotto per mostrarle in maniera adatta alle sezioni più “shoppable” di Google (ad esempio Google Shopping che ora è gratuito per tutti e per generare traffico va gestito come un nuovo motore di ricerca parallelo a Google Search), alle ricerche “arricchite” che mostrano direttamente nei risultati informazioni rilevanti, oltre che al posizionarsi all’interno dei risultati di ricerca per le parole chiave correlate ai propri prodotti.

Come puoi vedere di seguito, facendo una ricerca specifica su un prodotto i risultati non sono più solamente testuali o “rigidi” sulle informazioni che inseriamo nei famosi meta tags.

Ho raccolto per te alcuni esempi nel mondo della Moda e dell’Abbigliamento di funzionalità avanzate SEO che Google sta già utilizzando per veicolare traffico sempre più preciso verso i siti di riferimento:

SEO - Risultati su Google per Gucci attraverso funzionalità avanzate

Per ora questa lezione introduttiva è terminata. Fammi sapere a questo indirizzo se hai ulteriori domande così da poterti rispondere direttamente e condividerle all’interno di questa sezione per migliorare sempre di più una risorsa utile a tanti imprenditori, addetti ai lavori e brands che si stanno interessando al digitale e alla SEO.

Inoltre se vuoi ricevere ulteriori risorse come questa puntualmente sulla tua mail senza dover passare ogni giorno a cercare gli ultimi aggiornamenti, iscriviti alla mia personale Newsletter utilizzando il form sottostante.